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Voluntary Disclosure: prorogato il termine ultimo per la domanda
Anche la Voluntary Disclosure è prevista nella legge di bilancio 2017.
Il 21 luglio 2017 l’Agenzia delle Entrate ha emesso nuovi chiarimenti in relazioni alla Voluntary Disclosure. Nella pratica si tratta della circolare n.21/E con la quale l’Agenzia definisce tutte le novità che sono state introdotte dal decreto legge n. 50/2017 in relazione alla collaborazione volontaria.

Voluntary Discolsure–bis: i dettagli che devi sapere
Fino a quanto è possibile beneficiare degli effetti della Voluntaty Disclosure-bis c.d. “internazionale”?
Per comprenderlo, è necessario osservare attentamente lo Stato estero in cui si trovano gli investimenti che vuoi regolarizzare.

Dubai: il periodo d’oro per costituire la tua azienda negli Emirati. Parola di advisor della Camera di Commercio italiana.
Lo sapevi che tra 4 anni a Dubai si terrà l’EXPO 2020 “Connecting Minds, Creating the Future”, una delle più importanti esposizioni universali a livello internazionale? E sapevi che sempre a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti sono state istituite delle Free Zone? Queste permettono delle condizioni vantaggiose per le aziende che desiderassero investire negli Emirati, come ad esempio l’esenzione dai dazi sull’importazione e l’esportazione o ancora la facilità di intraprendere un’attività senza la presenza di un socio locale.

Si prospetta imminente la partenza della voluntary disclosure 2
“La voluntary disclosure 2 è un’ipotesi concreta”: questa frase pronunciata il mese scorso dal Presidente del Consiglio Renzi induce a pensare che a breve verrà lanciata una nuova iniziativa mirata a regolarizzare i capitali all’estero.
All’analoga operazione effettuata nel 2015 hanno partecipato più di 120 mila contribuenti, ai quali la regolarizzazione è costata mediamente meno del 7% del capitale rientrato. Il ricavo dell’erario ha quindi superato i 4 miliardi, in quanto le somme emerse hanno oltrepassato i 60 miliardi di euro.
Tuttavia secondo stime fornite in precedenza dalla Banca d’Italia i capitali italiani all’estero oscillavano tra i 150 e i 200 miliardi di euro. Pertanto la prima “voluntary disclosure” avrebbe riguardato solo un terzo di tali risorse.
Attualmente non è ancora possibile fare previsioni su quali saranno i costi – rappresentati da tributi e sanzioni – legati a questo secondo rimpatrio di capitali, invece appare alquanto probabile che la partenza dell’operazione sia imminente o che comunque debba avvenire entro l’estate.
Un tema come quello del rientro dei capitali va affrontato con la massima professionalità e competenza: la nostra esperienza in materia ti assicura una gestione priva di imprevisti di tutte le fasi dell’iter fiscale. Il primo appuntamento con un nostro consulente è gratuito: richiedilo tramite questa pagina.
Dott.ssa Graziella Stefania Barone
Specializzata in consulenza fiscale e procedure concorsuali